Le donne amano curare molto il loro lato esteriore,oltre agli abiti,al trucco ,alla siluette conta anche un taglio di capelli proporzionato al propio aspetto fisico.
Per l'inverno sono previsti nuovi tagli e tendenze a cui non farebbe male dare un'occhiata,soprattutto se si vuole restare sempre al top.Il corto continua ad andare di moda e il fatto che non esiste un unico
taglio di capelli corti fa ormai pensare senza alcun dubbio che davvero
la moda abbia riscoperto il piacere del corto facendolo diventare di
tendenza come difficilmente si era visto in passato. Sempre più amato è il pixie cut ,un taglio scalato con la parte
anteriore più o meno lunga e piccola frangia che scende di lato sulla
fronte,adatto a chi ha lineamenti del viso semplici.
Oppure Il mini bob con frangia è uno dei must del prossimo
inverno: non si tratta di un taglio cortissimo ma è molto femminile
grazie alla frangia che scende delicata sulla fronte e alla lunghezza
scalata di lato e dietro a formare giochi e contrasti davvero
interessanti
Il taglio garçonne è più immediato e consigliato ad un viso piccolo,da poter mettere in risalto.
28 ago 2012
27 ago 2012
FILM:PROMETHEUS IN USCITA AD OTTOBRE
Lasciamo perdere le recriminazioni terzomondiste cinematografiche e concentriamoci sul film. Molti blogger hanno avuto la possibilità di visionare Prometheus, perché abitanti in luoghi dove la civiltà è arrivata con i suoi pro e contro (ops, ci sono cascato ancora - maledetta lingua), e i pareri sono molto interessanti.
Gli amici dei 400 calci, nelle persona del loro Capo Nanni Cobretti, hanno intelligentemente diviso in due la recensione, con una prima parte del tutto priva di anticipazioni. Quello che è risultato dalla disanima dell'occhialuto emulo di Nanni Moretti è che Ridley Scott è tornato a fare la fantascienza come solo lui è capace, supporto da un cast di altissimo livello e molto in forma (Charlize Theron su tutti, ma vale la pena citare Michael Fassbender, Idris Elba e Noomi Rapace).
Il guaio è che tutti gli spunti potenzialmente interessanti (da un punto di vista filosofico-cosmologico, e rimando a quanto disse Guillermo Del Toro) sono mal gestiti e scarsamente approfonditi. Il colpevole, per Nanni come per Ghiaccionove, è Damon Lindelof, ovvero il creatore-sceneggiatore del serial Lost. In un pregnante paragone tra i due prodotti, da me ampiamente condiviso (almeno per quanto riguarda il sopravvalutatissimo telefilm), viene analizzato il meccanismo narrativo ricattatorio e vuoto alla base del mistery americano di grande successo: Lost è stato l'esercizio definitivo sui cliffhanger. Un accumulo costante di promesse, un continuo rimandare a una soluzione a venire. [...] Lost usava le domande come puro escamotage per motivare la visione. Lost non era una sofisticata riflessione, era lingerie da quattro soldi e luci basse usate per nascondere le smagliature. Prometheus usa lo stesso meccanismo.
Nella recensione di Andrea Bedeschi di BadTaste permangono i dubbi sulla sceneggiatura, e sulla volontà di creare un franchise dalla pellicola, ma si prega il pubblico di aspettare la visione su grande schermo perché l'aspetto visivo del film è ragguardevole e merita attenzione: "Fin dagli istanti iniziali, quasi sperimentali e kubrickianamente zarathustriani ambientati nei 'sovrumani spazi' di una desolata landa nordica, Prometheus si merita di essere descritto con aggettivi come 'sontuoso' e 'imponente'."
Infine, forse il parere più pacato trovato finora è quello di Driver dello Splattercontainer che invita tutti ad abbassare le aspettative e a godersi ciò che ha creato nuovamente Scott: "Film assolutamente da vedere ma riducete le aspettative da capolavoro a film molto bello e sarete soddisfatti..."
BASKET FEMMINILE SAVONA
Il girone A della Serie A3 ha perso un pezzo, rimanendo l’unico della categoria con sole 11 squadre. La squadra di Riva del Garda, infatti, è stata spostata nel girone B per coprire un posto vacante.
Il basket femminile fatica a ritrovare il suo assetto e così, come la Serie A1, nella quale è notizia di oggi la rinuncia della Geas Sesto San Giovanni, anche le categorie inferiori si ritrovano con gironi “monchi”.
Nel frattempo, in casa Cestistica Savonese c’è una novità: la prima squadra è stata affidata a Danilo Spedaliere, che lavorerà al fianco di Vito Pollari. Classe 1966, Spedaliere ha allenato le giovanili del Pool 2000 ed è stato secondo nel Riviera, con una parentesi come head coach.
Vediamo il calendario completo del girone A. Le savonesi giocheranno le gare interne alle ore 18,00 di domenica.
1° giornata (andata 13 / 14 ottobre – ritorno 12 gennaio)
Cestistica Savonese – Astro Cagliari
Basket Carugate – Pallacanestro Torino
Basket Costa X L’Unicef – NewBasket A-Zena
Stars Novara – Libertas Moncalieri
Meet Ghezzano – Polysport Lavagna
riposa: Sant’Orsola Sassari
2° giornata (andata 20 ottobre – ritorno 19 / 20 gennaio)
Pallacanestro Torino – Cestistica Savonese
Astro Cagliari – Stars Novara
Libertas Moncalieri – Meet Ghezzano
Polysport Lavagna – Basket Carugate
Sant’Orsola Sassari – Basket Costa X L’Unicef
riposa: NewBasket A-Zena
3° giornata (andata 27 / 28 ottobre – ritorno 26 / 27 gennaio)
Pallacanestro Torino – Astro Cagliari
Basket Carugate – Meet Ghezzano
Basket Costa X L’Unicef – Polysport Lavagna
Stars Novara – Cestistica Savonese
Sant’Orsola Sassari – NewBasket A-Zena
riposa: Libertas Moncalieri
4° giornata (andata 3 / 4 novembre – ritorno 2 / 3 febbraio)
Cestistica Savonese – Basket Carugate
Astro Cagliari – Basket Costa X L’Unicef
Libertas Moncalieri – Sant’Orsola Sassari
Polysport Lavagna – Pallacanestro Torino
NewBasket A-Zena – Stars Novara
riposa: Meet Ghezzano
5° giornata (andata 10 / 11 novembre – ritorno 9 / 10 febbraio)
Pallacanestro Torino – Stars Novara
Basket Carugate – Astro Cagliari
Basket Costa X L’Unicef – Cestistica Savonese
Sant’Orsola Sassari – Meet Ghezzano
NewBasket A-Zena – Libertas Moncalieri
riposa: Polysport Lavagna
6° giornata (andata 17 / 18 novembre – ritorno 16 / 17 febbraio)
Astro Cagliari – Libertas Moncalieri
Basket Costa X L’Unicef – Pallacanestro Torino
Polysport Lavagna – Sant’Orsola Sassari
Stars Novara – Basket Carugate
Meet Ghezzano – NewBasket A-Zena
riposa: Cestistica Savonese
7° giornata (andata 24 / 25 novembre – ritorno 23 / 24 febbraio)
Basket Carugate – Basket Costa X L’Unicef
Libertas Moncalieri – Cestistica Savonese
Sant’Orsola Sassari – Pallacanestro Torino
NewBasket A-Zena – Polysport Lavagna
Meet Ghezzano – Astro Cagliari
riposa: Stars Novara
8° giornata (andata 1 / 2 dicembre – ritorno 2 / 3 marzo)
Pallacanestro Torino – Libertas Moncalieri
Cestistica Savonese – Sant’Orsola Sassari
Astro Cagliari – Polysport Lavagna
Basket Carugate – NewBasket A-Zena
Stars Novara – Meet Ghezzano
riposa: Basket Costa X L’Unicef
9° giornata (andata 8 / 9 dicembre – ritorno 9 / 10 marzo)
Libertas Moncalieri – Basket Carugate
Polysport Lavagna – Cestistica Savonese
Sant’Orsola Sassari – Stars Novara
NewBasket A-Zena – Astro Cagliari
Meet Ghezzano – Basket Costa X L’Unicef
riposa: Pallacanestro Torino
10° giornata (andata 15 / 16 dicembre – ritorno 16 / 17 marzo)
Pallacanestro Torino – NewBasket A-Zena
Cestistica Savonese – Meet Ghezzano
Basket Carugate – Sant’Orsola Sassari
Libertas Moncalieri – Polysport Lavagna
Stars Novara – Basket Costa X L’Unicef
riposa: Astro Cagliari
11° giornata (andata 22 / 23 dicembre – ritorno 23 marzo)
Basket Costa X L’Unicef – Libertas Moncalieri
Polysport Lavagna – Stars Novara
Sant’Orsola Sassari – Astro Cagliari
NewBasket A-Zena – Cestistica Savonese
Meet Ghezzano – Pallacanestro Torino
riposa: Basket Carugate
IL MISTERO DELLE NUBI NOTTILUCENTI
Un recente studio della NASA ha svelato che le nubi nottilucenti, le più alte visibili in atmosfera, sono causate dalla polvere meteoritica. Queste nubi luminose nella notte furono osservate per la prima volta alla fine dell’800, subito dopo l’eruzione del vulcano Krakatoa. Da allora sono state fatte tante supposizioni in merito alla loro formazione, tra teoria scientifiche e cospirazioniste, soprattutto inerenti gli alieni. “In realtà – spiegano gli esperti sul sito della NASA – l’ipotesi aliena non è poi tanto lontana dalla realtà, dal momento che l’ingrediente fondamentale è regalato proprio dallo spazio, dalla scia di detriti rilasciata da questi corpi celesti”. “La nostra scoperta conferma la teoria che sia proprio questa polvere l’agente nucleante intorno al quale si sviluppano le nuvole“, continuano gli esperti. Lo studio ha “puntato” contro le nuvole il Solar Occultation for Ice Experiment, uno strumento a bordo di un satellite, scoprendo al loro interno un 3 per cento di materiale proveniente da meteoriti. Il mistero, tale dal 1885, è stato quindi finalmente risolto.
26 ago 2012
IL CIBO ALTERA GLI STATI D'ANIMO
Esistono dei cibi che mettono di buon umore e secondo i
risultati di uno studio condotto dal Torrey Pines Institute for
Molecular Studies della Florida sarebbero cioccolato, té, fragole,
lamponi e mirtilli. Sembra infatti che questi cibi contengano delle
sostanze simili ai farmaci antidepressivi; Karina Martinez-Mayorga del dipartimento di chimica dell’università nazionale del Messico e direttrice della ricerca spiega
"Le molecole del cioccolato, una larga varietà di frutti di bosco e il té contengono specifici acidi grassi omega-3 che hanno dimostrato possedere un effetto positivo sull’umore. Le nostre indagini svelano che sono i componenti responsabili dei sapori di tali cibi ad essere strutturalmente simili all’antidepressivo acido valproico. La depressione colpisce 14.8 milioni di americani e gli antidepressivi sono efficaci nel 50-60% dei casi, hanno cioé un’azione limitata e possiedono effetti collaterali. E’ necessario sviluppare una nuova generazione di farmaci attingendo anche dalla natura ingredienti privi di rischi"
Senza dubbio quindi questa ricerca è molto interessante soprattutto perchè come come sottolineato dall’esperta gli antidepressivi non sono sempre efficaci; Martinez-Mayorga dice quindi che che questi composti tra qualche tempo potrebbero essere usati in farmaci, integratori o bevande o consumati come cibi. Alimenti quindi molto preziosi, da associare ad un tipo di vita che sia il più possibile equilibrato che possono mettere (o aumentare) di buon umore e che possono essere affiancate alle terapie con farmaci.
"Le molecole del cioccolato, una larga varietà di frutti di bosco e il té contengono specifici acidi grassi omega-3 che hanno dimostrato possedere un effetto positivo sull’umore. Le nostre indagini svelano che sono i componenti responsabili dei sapori di tali cibi ad essere strutturalmente simili all’antidepressivo acido valproico. La depressione colpisce 14.8 milioni di americani e gli antidepressivi sono efficaci nel 50-60% dei casi, hanno cioé un’azione limitata e possiedono effetti collaterali. E’ necessario sviluppare una nuova generazione di farmaci attingendo anche dalla natura ingredienti privi di rischi"
Senza dubbio quindi questa ricerca è molto interessante soprattutto perchè come come sottolineato dall’esperta gli antidepressivi non sono sempre efficaci; Martinez-Mayorga dice quindi che che questi composti tra qualche tempo potrebbero essere usati in farmaci, integratori o bevande o consumati come cibi. Alimenti quindi molto preziosi, da associare ad un tipo di vita che sia il più possibile equilibrato che possono mettere (o aumentare) di buon umore e che possono essere affiancate alle terapie con farmaci.
TRATTATIVE LAZIO-DIAKITE'
La società, dal canto suo, avrebbe messo sul piatto un ingaggio da 750mila euro, più alto rispetto all'ultima offerta. L'agente di Diakitè, Ulisse Savini, non conferma: "Non parlo di cifre - dice a LaLazioSiamoNoi.it - e non mi risultano queste situazioni. Noi le trattative non siamo abituati a farle tramite la stampa".
"Chi vuole il giocatore - continua - deve parlare con la società e chi pensa che abbiamo una squadra dietro non conosce la trasparenza di Diakité e del suo agente".
Finora, a farsi avanti, rivela, sono state Genoa, Torino e Bordeaux. Per ora non sono previsti nuovi incontri tra il giocatore e la società, "ma i contatti telefonici - ammette Savini - sono continui, ormai ci siamo intesi sulle basi di trattativa e se non si firma, è perché non c'è accordo".
Non è detto, comunque, che il tutto si chiuda in tempi brevi: "Forse qualcuno dimentica che le trattative possono andare avanti anche dopo il 31 agosto. Il giocatore è abile e arruolabile fino alla fine di questo campionato".
L'EBOLA NON RISPARMIA NEANCHE I VIP
Michele Cucuzza e Barbara De Rossi sono rimasti bloccati in Congo a causa dell’allarme Ebola: ne parlano davvero tutti. Da Repubblica a Il Giornale, dal Carlino all’Avvenire, da Libero al Mattino, dal Tempo alla Gazzetta del Sud.
Le dinamiche sono chiarissime e sembrerebbe che i due personaggi del
mondo dello spettacolo stiano bene e che siano stati portati in una zona
sicura. Ma cosa sta succedendo in Congo? L’emergenza del morbo di Ebola
potrebbe colpire, dopo l’Uganda, anche il Congo dove i due si trovavano
per girare un numero zero per la Rai. Dopo che sono rimasti
bloccati in un campo profughi nel Congo, Cucuzza e la De Rossi – assieme
chiaramente alla troupe - sono stati dirottati in una città più
distante dal campo. Il problema adesso è il ritorno in Italia visto che
le frontiere sono state chiuse.
Al momento il morbo dell’Ebola non ha colpito il Congo,
ovvero sono stati registrati soltanto dei falsi allarme, va da sè che
il problema – assai diffuso in Uganda – non è affatto da sottovalutare.
La troupe potrebbe scegliere nei prossimi giorni – anche soltanto per
precauzione – di far ritorno in Italia, giusto per non arrecare danni
(anche solo psicologici) ad attori e tutto il resto degli addetti ai
lavori. Ora resta da capire come la Rai si comporterà circa il numero
zero: le riprese erano terminate oppure appena cominciate? Salterà tutto
o ci ritorneranno non appena l’allarme rientrerà? O ancora, cambieranno
set?
Il giallo s’infittisce quando salta fuori il nome del programma “The Mission” che vede impegnata la coppia Cucuzza-De Rossi ma forse.. non per Rai1. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera.it, l’ufficio stampa della rete ammiraglia ha smentito con un secco: “Il nostro palinsesto è già definito e la De Rossi e Cucuzza (ospite al Premio Turi Ferro con Ricky Tognazzi) non sono lì per Rai 1″. Il programma dunque potrebbe essere trasmesso da uno dei tanti canali che la Rai
ha lanciato sulla nuova piattaforma del digitale terrestre. Nel
frattempo l’Ebola ha già fatto 16 vittime, secondo quanto riferisce l’Oms.
PERSHING 82 :NUOVO SCAFO
A due settimane del varo del secondo scafo Pershing 108', modello di punta della flotta e primo trimotorico prodotto da Pershing, il cantiere di Mondolfo si appresta a lanciare un altro yacht. Il 13 agosto, presso Marina dei Cesari a Fano (Pesaro Urbino) fu messo in acqua il primo Pershing 82', nuovo modello del brand del Gruppo Ferretti tra i principali produttori di high performance open motor yacht.
E' un'imbarcazione da 82 piedi, rivisitazione in chiave contemporanea del Pershing 80' che vuole coniugare prestazioni, confort e design. E' stata presentata in anteprima ai saloni nautici di Cannes e Genova. Lunga 23,99 metri e larga 5,50, Pershing 82' e' nata dalla matita dello yacht designer Fulvio De Simoni, in collaborazione con l'Ayt (Advanced Yacht Technology - centro di ricerca e progettazione navale del Gruppo Ferretti) ed il team di architetti e designer del Centro Stile Ferrettigroup.
L'imbarcazione, caratterizzata da un profilo filante e aggressivo, e' dotata di due potenti Mtu 16 V M93 da 2435 mhp (1792 kW) che, abbinati alle eliche di superficie Rolla, le permettono di raggiungere una velocita' massima di 45 nodi e da crociera di 40 nodi, con un'autonomia di 300 miglia nautiche. La vivibilita' degli ambienti esterni e' aumentata dalla presenza del sun deck accanto alla plancia di comando a scomparsa opzionale. Personalizzabile in base alle esigenze degli armatori, prevede un layout standard con quattro cabine ospiti: la suite armatoriale a centro barca, una cabina vip a prua e due cabine ospiti con letti affiancati a prua dell'armatoriale.
''Con il varo del Pershing 82' - ha commentato soddisfatta Nada Serafini, brand manager di Pershing - il marchio conferma il suo impegno nella progettazione di imbarcazioni che vogliono soddisfare le esigenze del mercato senza tradire lo spirito Pershing: yacht dai volumi generosi che coniugano spirito sportivo, performance e stile. Questo nuovo varo, inoltre, sottolinea ancora una volta l'importanza strategica per il marchio di un polo nautico come quello di Fano'.
GIOCHI TRA BANCHIERI
Mario Draghi appartiene da molti anni al Group of Thirty, il Gruppo dei
Trenta, o anche G30 come spesso è chiamato questa associazione che
riunisce i più importanti esponenti della finanza globale. All’interno
del G30 ci sono banchieri centrali come lo stesso Draghi o l’ex
presidente della Fed Paul Volcker, così come i vertici di Goldman Sachs,
Morgan Stanley o JP Morgan. Il Gruppo dei Trenta è al momento
presieduto dallo stesso predecessore di Draghi, il francese Trichet. Il
Mediatore europeo, figura istituzionale modellata sull’Ombudsman dei
paesi scandinavi e simile al nostro Difensore civico, ha chiesto alla
Bce di chiarire le attività di Mario Draghi all’interno di questa
associazione che vuole influire sulle decisioni della finanza globale.
Nella denuncia, presentata sul sito dell’istituzione comunitaria, si può
leggere come il caso sia stato aperto il 24 luglio, e che
l’appartenenza al G30 sia incompatibile con l’indipendenza, l’integrità e
la reputazione della BCE. A Draghi viene chiesto di lasciare la lobby, e
per chiarire la sua posizione il presidente dell’Eurotower avrà tempo
fino al 31 ottobre.La protesta raccolta dal Mediatore europea è partita da un’associazione,
che si chiama Corporate Europe Observatory, una Ong che si batte per
svelare l’eccessiva influenza che hanno i grandi gruppi economici e le
lobby nel processo decisionale comunitario. Il presidente
dell’associazione, Kenneth Haar, rimarca come il ruolo di Draghi
all’interno del G30 evidenzi un chiaro conflitto di interesse, al quale
va posta immediata soluzione. “La Bce sta acquisendo un ruolo sempre
maggiore nella regolazione delle banche. Il fatto che proprio un membro
di una delle principali lobby finanziarie del mondo sia il suo capo deve
preoccupare i cittadini”. Il Mediatore europeo ha raccolto la protesta
di Corporate Europe Observatory, mentre la Bce ha confermato l’apertura
dell’indagine, anche se ha immediatamente smentito che la partecipazione
di Draghi al G30 possa rappresentare un conflitto di interessi. Questa
ipotesi è comunque già stata smentita dallo stesso Mediatore
comunitario, che ha aperto il caso per verificare l’incompatibilità
dell’appartenenza alla lobby su altre basi.
L'AFFASCINANTE LOUVRE
Oggi ospita 35mila opere artistiche e permette a migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo di ammirare capolavori come La Gioconda e la Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci, la Nike di Samotracia e la Venere di Milo, Amore e Psiche di Canova, La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix. Ma quando è stato inaugurato per la prima volta, il 10 agosto 1793, il Musée du Louvre conteneva appena 537 opere, e si chiamava Musée Central des Artes.
Per oltre due secoli il Louvre è stato il palazzo reale della corte francese. La sua costruzione è cominciata nel 1546 da re Francesco I sul sito di una fortezza del XII secolo, sotto la supervisione dell'architetto Pierre Lescot ,ed è proseguita anche durante il regno di Enrico II e Carlo IX. Praticamente ogni re fino a Luigi XIV ha aggiunto nuove ali e padiglioni, estendendo continuamente l'area della reggia. Poi però, nel 1682, proprio Luigi XIV ha spostato la corte a Versailles e il Louvre è rimasto come dimenticato. Fino alla Rivoluzione Francese.
Fu l'Assemblea Nazionale nata in seguito ai moti rivoluzionari, infatti, a stabilire nel 1791 che il Palais Royale sarebbe diventato un edificio pubblico dove raccogliere tutte le opere d'arte espropriate ai nobili. L'idea non era originale. I primi a proporre che le collezione reale fosse messa a disposizione del popolo furono gli illuministi, Denis Diderot in testa. E nel 1750 Luigi XV li accontentò con un'esposizione di alcuni quadri nel Palazzo del Lussemburgo.
Quando il Musée Central des Artes aprì i battenti, l'entrata era gratuita con precedenza agli artisti rispetto al pubblico generale, che era ammesso solo nel fine settimana. Le opere erano esposte principalmente nella Grande Galerie e in parte nel Salon Carré. Tuttavia ben presto la collezione del museo si arricchì, soprattutto grazie alle conquiste napoleoniche, e altre aree del palazzo vennero trasformate in sale espositive. Due intere nuove ali furono poi aggiunte nell'800 e il museo è stato completato nel 1857 durante il regno di Napoleone III.
Esattamente 53 anni dopo l'apertura del Louvre, dall'altra parte dell'Oceano Atlantico un'altra grande istituzione culturale-scientifica vedeva la luce. Il 10 agosto del1846, infatti, il Congresso degli Stati Uniti ha dato origine alla Smithsonian Institution, la fondazione voluta dallo scienziato James Smithson per gestire i suoi beni, lasciati in eredità al governo statunitense perché li adoperasse allo scopo di “ diffondere la conoscenza tra gli uomini”. La Smithsonian comprende oggi anche un centro di ricerca e un museo.
Non è insolito che un milionario senza eredi lasci i suoi averi per scopi simili. Il caso di Smithson però è particolare: era uno scienziato britannico che non aveva mai messo piede nel Nuovo Mondo.
IL CASO DI NATALIE WOOD,NON E' SOLO CINEMA
Si riapre il caso sulla morte dell'attrice Natalie Wood, annegata nel 1981 in circostanze da sempre giudicate poco chiare e considerato uno dei grandi misteri di Hollywood. Le informazioni emerse da una nuova indagine hanno spinto il coroner di Los Angeles a rimuovere la parola ''accidentale'' dal suo certificato di morte, secondo quanto riferito dalla CNN che cita come fonte un investigatore dell'ufficio dello sceriffo della Contea di Los Angeles, Kevin Lowe. Il certificato e' stato modificato lo scorso 7 agosto e le parole ''annegamento accidentale'' sono state sostituite con ''annegamento e altri fattori non determinati''.Il caso era tornato sotto i riflettori lo scorso novembre, dopo le rivelazioni di Dannis Davern, il capitano dello yacht a bordo del quale si trovavano la Wood e il marito, l'attore Robert Wagner, il 29 novembre del 1981 al largo dell'Isola di Santa Catalina.
Davern ha riferito che Wagner aspetto' diverse ore dopo la scomparsa della moglie prima di chiamare la Guardia costiera.Il corpo della Wood fu ritrovato a galleggiare in acqua a circa un miglio da dove si trovava lo yacht e presentava diverse ferite, fra cui un'abrasione sulla guancia sinistra e tagli sulle braccia.
Nel 2010 la sorella dell'attrice Lana Wood aveva dichiarato alla CNN di essere convinta che Nathalie era affogata dopo un violento litigio con il marito. Episodio raccontato anche da Davern nel libro del 2009, Davern''Goodbye Natalie, Goodbye Splendour''. A bordo dello yacht quella sera c'era anche un altro attore, Christopher Walken, del quale Wagner pare fosse terribilmente geloso. I due litigarono e Wagner spacco' anche una bottiglia di vino, dopo di che tutti si ritirarono nelle loro stanze. Solo dopo qualche ora Wagner informo' Davern che non trovava piu' la moglie, insieme ispezionarono tutta l'imbarcazione scoprendo che mancava un gommone di salvataggio, ritrovato poi a un miglio di distanza dal luogo in cui era stato recuperato il corpo dell'attrice.
La Wood, il cui vero nome era Natalja Nikolaevna Zacharenko, era nata nel 1938 a San Francisco e aveva esordito al cinema da bambina in ''Il miracolo della 34ma strada'' del 1947. Aveva recitato ruoli di rilievo a fianco di stelle come James Dean in ''Gioventu' bruciata'' (1955) e Warren Beatty in ''Splendore nell'erba'' (1961) e per entrambi i film ottenne la nomination agli Oscar. Un'altra delle sue memorabili interpretazioni fu quella di Maria in ''West Side Story'' (1961). Grandi successi per lei anche negli anni seguenti con ''La grande corsa'' (1965) con Jack Lemmon e Tony Curtis, ''Lo strano mondo di Daisy Clover'' (1965) con Robert Redford e ''Questa ragazza e' di tutti'' (1966) di Sidney Pollack.L'ultimo film interpretato proprio assieme a Christopher Walken, ''Brainstorm generazione elettronica'', usci' postumo nel 1983. L'attrice e Wagner si erano sposati una prima volta nel 1957, avevano divorziato nel 1962e si erano risposati nel 1972.
MAYBACH GIUNGE AL TERMINE
Mercedes ha deciso di fermare in maniera definitiva la produzione del marchio Maybach. L’esperimento commerciale si è rivelato un fallimento piuttosto disastroso, e le vendite hanno fatto segnare numeri decisamente bassi.
La chiusura definitiva, giunta dopo l’annuncio arrivato alla
fine dello scorso anno, si è palesata mediante una semplice parola:
Discontined, vale a dire il termine apparso nei listini prezzi di
Mercedes-Benz per gli Stati Uniti per l’anno prossimo.
L’ultimo modello di Maybach era stato prodotto da Sindelfingen lo scorso
mese di giugno, anche se le potenzialità di quello stabilimento, in
grado di dare vita a sette macchine al giorno, non erano mai state
completamente sfruttate. Si chiude, così, un’avventura che sin dagli
inizi aveva palesato diversi limiti: da molto tempo si sapeva che
Maybach non era troppo redditizia, e si era giunti a pensare addirittura
che per ogni modello prodotto la casa tedesca dovesse fare i conti con
perdite superiori ai 300mila euro.Non solo: qualche mese fa era stata avviata una campagna di sconti, con
riduzioni del prezzo nell’ordine dei 100mila dollari, a testimonianza
delle difficoltà economiche del marchio. L’investimento originale per
Maybach prevedeva una cifra corrispondente a circa un miliardo di
dollari: ma negli ultimi dieci anni le macchine vendute non hanno
superato quota 3mila, e così in casa Mercedes hanno stabilito che era
meglio gettare la spugna una volta per tutte, chiudendo nel cassetto i
sogni di gloria del marchio Maybach, glorioso e lussuoso ma alquanto
sfortunato. Per dare rilievo concreto alla crisi di Maybach, basti
pensare che una Maybacj 57 attualmente costa meno di una Bentley
Mulsanne, secondo le stime di World Car Fans.L’avventura commerciale di Maybach, quindi, si concluderà ufficialmente tra pochi mesi: sarà la fine di un sogno mai iniziato.
LA NUOVA ISPIRAZIONE PER RALPH LAUREN
E' australiana ed ha 23 anni è stata scelta da Ralph Lauren per
la sua prossima sfilata autunnale: Robyn Lawley è alta quasi 1,90,
indossa una taglia 42/44 ed ha un aspetto snello e atletico;
ciononostante, viene considerata una modella «taglie forti».
«Quando ho iniziato la mia carriera nella moda a 16 anni, ho subìto molte pressioni per perdere peso. Nonostante abbia un'ossatura grossa, sia davvero alta e abbia le spalle larghe, mi è stato detto di mangiare di meno», ha spiegato la ragazza, che sta portando avanti anche un blog dedicato alla buona cucina, come possibile alternativa a un futuro lontano dalle passerelle.
«Adoro mangiare e non voglio rinunciare a qualcosa che mi rende felice! Il blog è un hobby fantastico che un giorno potrò usare per lanciare una carriera nell'industria del cibo. Se il lavoro da modella non dovesse funzionare, mi vedo bene ad aprire ristoranti o fare show di cucina», ha concluso la modella.
Scegliendo proprio lei, Ralph Lauren non ha potuto fare a meno di lanciare un importante messaggio in un mondo del fashion fatto sempre più da ragazze dalla magrezza poco salutare.
«Quando ho iniziato la mia carriera nella moda a 16 anni, ho subìto molte pressioni per perdere peso. Nonostante abbia un'ossatura grossa, sia davvero alta e abbia le spalle larghe, mi è stato detto di mangiare di meno», ha spiegato la ragazza, che sta portando avanti anche un blog dedicato alla buona cucina, come possibile alternativa a un futuro lontano dalle passerelle.
«Adoro mangiare e non voglio rinunciare a qualcosa che mi rende felice! Il blog è un hobby fantastico che un giorno potrò usare per lanciare una carriera nell'industria del cibo. Se il lavoro da modella non dovesse funzionare, mi vedo bene ad aprire ristoranti o fare show di cucina», ha concluso la modella.
Scegliendo proprio lei, Ralph Lauren non ha potuto fare a meno di lanciare un importante messaggio in un mondo del fashion fatto sempre più da ragazze dalla magrezza poco salutare.
CRISI SIRIANA: GUERRE E PAURE
Il governo turco ha dichiarato “zone militari” vietate ai civili sette aree della provincia di Hakkari, nel sud-est del Paese, teatro di violenti scontri con i miliziani separatisti curdi del Pkk nelle ultime due settimane. Le sette aree sono state chiuse “temporaneamente” ai civili fino al sei ottobre, e già nei giorni precedenti nella zona era stato vietato l’ingresso a giornalisti e deputati di opposizione. Secondo la stampa di Ankara, nelle ultime due settimane il Pkk ha lanciato una grande offensiva nel Kurdistan turco, spesso partendo dalle basi arretrate nascoste nelle montagne del nord dell’Iraq. Nei giorni scorsi il ministero degli Interni di Ankara ha fatto sapere di aver iniziato, tra il 23 e il 24 luglio, una vasta operazione contro il Partito dei Lavoratori. Si stima che da allora i combattimenti abbiamo causato la morte di circa 150 persone. Sempre ieri, inoltre, è arrivata la notizia che i milizia del Pkk hanno rapito tre soldati turchi nella provincia sud-orientale di Diyarbakir.
Quello che colpisce è la portata di queste operazioni militari, specialmente per il comportamento dei ribelli curdi. I miliziani del Pkk, infatti, non si limitano a colpire le basi e le pattuglie avanzate dell’esercito per poi fare ritorno nei loro rifugi. Bensì sembrano intenzionati a guadagnare terreno e a mantenere le loro conquiste. Come a Semdinli, una città di circa 10mila abitanti a maggioranza curda che si trova tra il confine con l’Iraq e quello con l’Iran.
Secondo diverse analisti, questa situazione è il riflesso della crisi nella vicina Siria. Fin dall’inizio dei disordini, il Pkk si è schierato apertamente contro un intervento militare turco nel Paese, nel timore – fondato – che le truppe di Ankara utilizzino il pretesto siriano per assestare un duro colpo ai miliziani curdi sia in Turchia che nella stessa Siria. Qui è presente il Partito dell’Unione Democratica (Pyd), considerato il ramo siriano del Pkk. Ed è proprio quando i carri armati turchi hanno cominciato ad ammassarsi al confine con la Siria, che si sono intensificati gli scontri tra l’esercito e gli uomini del Pkk. Nel frattempo il Pyd avrebbe cominciato ad addestrare e armare delle milizie locali per prepararsi a un’eventuale invasione turca, con l’appoggio, si dice, di Damasco e l’aiuto di ufficiali del Pkk.
Sembra però che questa forte presenza del Pkk in Siria preoccuperebbe i curdi iracheni, fedeli al presidente del Kurdistan iracheno Massud Barzani e avversari politici e ideologici del Pkk sul piano della competizione curda interna. Il mese scorso i movimenti curdi di opposizione al presidente siriano Bashar al Assad hanno annunciato la formazione di un “Alto consiglio curdo” con l’obiettivo di mettere da parte le divergenze interne per combattere “in maniera unitaria” il governo di Damasco. È probabile che i curdi siriani vicini a Barzani contano sulla “rivoluzione” per riuscire a ottenere uno status privilegiato nella formazione della “nuova Siria”.
MOBILIO E STILE TRASANDATO
Lo stile shabby, ovvero trasandato, rovinato, usato è di moda tanto quanto lo erano i jeans consumati e strappati negli anni '80 e '90.
Chiaramente, se da una parte questo stile sta aguzzando l'ingegno di molti bricolage addict, dall'altro, ottenere un effetto davvero bello non è semplice come potrebbe sembrare.
Prima di tutto bisogna riconoscere i canoni del country e dello shabby chic e poi si può provare a realizzare un mobile che sia attuale e in armonia con l'arredamento.
Differenze tra mobili country e shabby chic
Sebbene l'effetto decapato del mobile possa far credere che ci si trovi dinnanzi a qualcosa di molto simile, non è affatto così! Lo shabby e il country chic sono diversi:- I mobili shabby possono essere anche country ma sono anche liberty, rococò e barocchi.
-Un ambiente arredato in stile shabby è romantico, sognante e - a tratti - surreale.
-La mobilia country è "campagnola" e con richiami "montanari" o - a tratti - da Vecchio West.
-Il mobile country è anche un provenzale e richiama gli ambienti esterni e aperti.
I due stili prettamente contemporanei, perciò, si fondono e si allontanano dando vita a forme di arredamento che devono essere ben interpretate e studiate se non si vuole ottenere un design della propria casa un po' "pasticcione".
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